…ci hanno raccontato di tutto sui Millennial, ma sono così diversi dalle generazioni precedenti?
Il mondo è mutato radicalmente e loro sono i figli dei rapidi cambiamenti, con aspettative e priorità nettamente diverse rispetto alle generazioni precedenti.
Ecco alcuni elementi che li contraddistinguono:
- Sono oltre 80 milioni, un numero importante di persone che oggi è entrato nel mondo del lavoro.
- Hanno accesso veloce ad un numero di informazioni elevatissimo: sono iperconnessi e sono social.
- Sanno che i Network creano opportunità, anche se forse a discapito delle relazioni “reali”.
- Sono adattabili ed hanno attitudine al cambiamento: il mondo è il loro mercato, lavorano e studiano in 4 continenti diversi e non ci sono barriere territoriali o di lingua. Finalmente l’inglese è un must acquisito.
E per quanto riguarda il posto di lavoro?
La visione è completamente diversa dalla generazione precedente. Sono giovani determinati che hanno le idee chiare, o così pare, ma che si muovono su punti di vista completamente diversi rispetto a quello che siamo stati abituati a vedere.
Conoscono il fallimento del sistema precedente, improntato sul “dedico tutto al lavoro, mi impegno per ottenere il ruolo che voglio e, una volta raggiunto, lotto per mantenerlo”.
Il posto fisso è un tormentone che non fa più leva. Hanno visto che non funziona più e sanno che non esiste più. Lo hanno visto vivere sulla pelle dei loro genitori e dei loro fratelli maggiori. E sanno anche che “essere lasciati a casa” non dipende necessariamente dall’incapacità personale, ma delle condizione mutate del mercato o da quelle aziendali.
Le priorità sono: la loro vita privata, la loro crescita e quello che vogliono fare professionalmente. In secondo luogo l’azienda… e la sfruttano come mezzo e opportunità personale…
Ma sono veramente tutti così i Millennial? E lo sono in tutte le aziende in cui lavorano?
Quanti di loro saranno “plasmati” nella cultura dominante?
Conoscere il loro punto di vista è utile per gestire al meglio questi giovani che sono pronti a mollare tutto se i patti iniziali condivisi con il datore di lavoro, non vengono rispettati.
Questo bisogno di trasparenza e onestà, che caratterizza ogni aspetto della vita post social network, non ha risparmiato la sfera del recruiting e più in generale, tutti gli ambiti delle Risorse Umane.
A Milano si è parlato proprio di questo, nel corso di una tavola rotonda, che si è svolta nella sede della Westwing, insieme a chi li conosce molto bene, perché i Millennial sono il cuore e la mente di questa azienda.
L’incontro è stato l’occasione di dialogo e confronto a più voci ed esperienze tra HR Manager che stanno affrontando questi nuovi scenari. Il risultato è stata la condivisione delle best practices vincenti per creare engagement e fidelizzare, questa nuova generazione rivolta sempre verso nuove esperienze.